Palazzolo sul Senio. Un viaggio tra Architettura, storia e natura…

Palazzolo sul Senio

Un viaggio tra Architettura, storia e natura…

Palazzuolo sul Senio; in passato Palazzuolo di Romagna; Palazôl in romagnolo) è un comune italiano di 1.189 abitanti della provincia di Firenze, amministrativamente in Toscana, ma nel versante romagnolo dell’Appennino (Romagna toscana).

Storia
Nel Basso Medioevo il territorio di Palazzuolo fu feudo della famiglia Ubaldini. Nel XIII secolo emerse la famiglia Pagani, il cui esponente più noto fu Maghinardo. Con la sua morte, nel 1302, il feudo tornò di proprietà degli Ubaldini. La più celebre di questa famiglia fu Marzia degli Ubaldini (detta anche Cia), fu la figlia della figlia di Maghinardo. Marzia sposò il signore di Forlì, Francesco II Ordelaffi, e combatté al suo fianco in più occasioni, anche durante la crociata contro i Forlivesi, quando difese eroicamente la città di Cesena. La voce popolare vuole che sia proprio Cia (cioè Marzia Ordelaffi) la donna che compare nello stemma del Comune di Palazzuolo.

Nel 1362 il territorio di Palazzuolo entrò a far parte della Repubblica fiorentina. Con la vicina Firenzuola, costituì il nucleo della Romagna toscana. Da allora Palazzuolo seguì il destino della Repubblica di Firenze e fu infeudato alla famiglia fiorentina degli Strigelli. Al plebiscito del 1860 per l’annessione della Toscana al Regno di Sardegna i “sì” non ottennero la maggioranza degli aventi diritto (437 su un totale di 996), anzi gran parte degli abitanti non si recò alle urne, sintomo dell’opposizione all’annessione.

Monumenti e luoghi d’interesse

Architetture religiose
Santuario di Santa Maria della Neve di Quadalto: nel 1459, nel luogo in cui si trovava un pilastro con un’immagine della Madonna, fu eretto un piccolo oratorio, che tra il 1630 e il 1639 assunse le dimensioni della chiesa attuale. La badia di Santa Maria a Susinana era originariamente un complesso monastico vallombrosano ricordato fin dal 1090, nel cui cimitero venne sepolto Maghinardo Pagani, ricordato da Dante per le sue malefatte.

La pieve di San Giovanni Battista a Misileo è di origine medievale; è stata completamente ristrutturata nel 1781 e poi incorporata in un edificio signorile. L’oratorio dei Santi Carlo e Antonio mantiene la sua originaria struttura seicentesca. Di antica origine, la chiesa di Santo Stefano è stata rimaneggiata nel corso del XVIII secolo, restaurata agli inizi del Novecento ed anche dopo la Seconda guerra mondiale.

Architetture civili
Villa di Gruffieto, antica villa di fine XVII secolo, situata in mezzo al bosco tra Palazzuolo e Marradi, è oggi completamente restaurata. Il complesso è costituito dalla villa, di notevoli dimensioni e di forma articolata, una cappella per il culto religioso, un fabbricato adibito a dimora dei contadini con stalle e locali di servizio, un fabbricato rurale adibito a fienile e stalla, una burraia e un ulteriore edificio ove sono localizzati il forno e un seccatoio delle castagne. Vi hanno soggiornato personaggi illustri, come il poeta Dino Campana e il politico umanista Gaspare Finali.