Il sentiero delle cascate, dalla Locanda Senio un itinerario soft tra i rifugi del Mugello

Per tutto il giorno corri come una trottola nell’afa cittadina? Torni a casa dopo il lavoro sognando momenti di relax in luoghi freschi dove poterti dimenticare del tempo?
Se la risposta è “si” allora forse non lo sai ma il tuo animo ti sta sussurrando una sola parola: Mugello, quell’area fatta di boschi e prati a nord della Toscana, a due passi dall’Emilia Romagna. 

Quassù i percorsi a piedi, in bici o a cavallo sono così tanti che scegliere è davvero difficile!
Ai nostri ospiti della Locanda Senio consigliamo quelli più interessanti e curiosi, proprio come l’itinerario delle cascate, per camminare al fresco ascoltando lo scorrere delle acque e le sinfonie della natura.
Per fare quest’escursione non serve essere allenati o partire all’alba. E’ una camminata priva di difficoltà ma intensa di emozioni e suggestioni.
Alla Locanda Senio vi daremo tutte le informazioni e vi racconteremo dei viaggiatori illustri che, prima di voi, hanno camminato tra questi boschi scoprendone tutto l’incanto.
Il percorso vi porterà fino al Rifugio i Diacci, un posto magico che offre esperienze molto particolari a contatto con la natura. Se volete un’anteprima guardate l’intervista a Silvia Cassanelli, della Cooperativa Rifugi Mugello:

Descrizione del sentiero delle cascate:

Il percorso: Capanna Marcone – Molino dei Diacci – Rifugio I Diacci – Altello – Pian di Rovigo – Capanna Marcone (Palazzuolo sul Senio)
Tempo di percorrenza: 2-3 ore
Dislivello: 450 m
Sentieri utilizzati: segnalati con frecce in legno
Difficoltà: Percorso privo di difficoltà, in un ambiente naturale molto suggestivo


Si parte dalla strada forestale (segnavia bianco-rossi n. 00 CAI) che porta alla Capanna Marcone (1021 m), piccolo rifugio in sasso sempre aperto con tavolo e camino. Proprio davanti al rifugio parte a destra il sentiero per il Mulino dei Diacci (freccia per Torrente Rovigo – Diacci) che prima si tiene in piano ma ben presto inizia a scendere lungo il solco del Fosso dei Pianacci. Più avanti ci si porta sulla destra e si scende accompagnati da piccole cascate create dal torrente e dai suoi affluenti. 
Si arriva così al Rovigo, proprio davanti all’antico Molino dei Diacci (865 m). Si attraversa il Rovigo, che qui scorre sulle levigate rocce dell’Appennino, e si è ad un bivio. Si lascia a sinistra il sentiero principale che si tiene sul fondovalle e si prende a destra il sentiero in salita. Poco dopo, prendendo a destra un sentierino che passa tra due rocce, è possibile portarsi sotto un’alta cascata, la più bella della zona. 
Ritornati al sentiero principale e seguendo la freccia indicatrice per i Diacci si continua a salire e si raggiunge il soleggiato pianoro su cui si trova il rifugio (941 m). Qui si seguono le indicazioni per Altello e Pian di Rovigo prendendo, dietro al rifugio, un largo sentiero che si tiene in costa. Attraversato un torrente si sale leggermente ed infine si arriva ad una curva a destra. 
Si segue il sentiero dritto, che supera una recinzione e scende nel bosco (segnavia bianco-rossi). Superata una recinzione si arriva al sentiero che sale da Pian di Rovigo (888 m). Lo si segue a sinistra, in discesa, si toccano le antiche case di Pian di Rovigo (864 m) e poi ci si porta sul fondovalle. Raggiunto il Mulino dei Diacci non resta che seguire la via dell’andata per tornare al punto di partenza.

Foto: –BiriS- in Flickr under Creative Commons

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