LA Romagna-Toscana :una storia da raccontare
I FRUTTI DIMENTICATI |
Ciambella con farina di marroni |
Bocconcini di porco con le mele |
Torta di marroni |
Rapiti da una Castagna:
una signora bella, dalle curve armoniose,
che riscalda il cuore
che riscalda il cuore
E’ bella, dalle curve armoniose, dolce, sorprendente. Basta gustarla una volta, per esserne rapiti in un attimo, e da quel momento, il desiderio aumenta e non se ne può fare a meno. E’ lei, la regina delle tavole d’autunno in quell’angolo verde e oro del Mugello, nel cuore della Toscana e a pochi passi dalla Romagna: la castagna.
Come scoprirla, lentamente, e rivelarne tutti i segreti? Ercole e Roberta a Palazzuolo sul Senio, hanno fatto della scoperta della castagna e del marrone del Mugello una vera arte. Si inizia al mattino, girando qua e là per i castagneti e i marroneti, veri e propri templi da visitare, cercando tra le “parate” (cumuli di foglie per impedire ai ricci di rotolare troppo lontano), foglie, muschio, inebriandosi dei profumi inconfondibili del sottobosco. Si potranno ammirare castagneti immensi, maestosi e belli, risultato di una cultura antica che ha portato oggi alla selezione di uno dei frutti più pregiati: il Marrone del Mugello con Indicazione Geografica Protetta. Quando il bottino è soddisfacente, si ritorna alla Locanda, dove Roberta farà scoprire tutti i segreti della cucina con le castagne e i marroni: tagliatelle alla farina di castagne, salse di marroni per le carni, dolci alle castagne, e tante ricette per tutti i gusti, ma soprattutto per tutto l’anno.
E nel pomeriggio? Una passeggiata tra i vicoli medioevali di Palazzuolo sul Senio, o i banchi di Marradi, sede di una delle più importanti aziende europee di Marron Glacée e patria del poeta Dino Campana, su e giù tra profumi, colori, sapori tutti dedicati ad una vera regina, e al suo re: la Castagna e il Marrone. Pronti quindi a ripartire con il proprio bottino: un sacco di castagne, tanti bei ricordi, e la voglia di ritornare in questi posti fantastici.
Il soggiorno “Rapiti da una castagna” comprende:
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soggiorno di tre giorni, due pernottamenti in trattamento di mezza pensione con abbinamento vini, camera deluxe o suite
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una lezione di cucina dedicata alle cucina con le castagne.
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raccolta dei marroni pagando la metà del prezzo.
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Inoltre, durante tutto il periodo di permanenza sarà a disposizione degli ospiti il centro benessere, con idromassaggio, e sauna .
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Su richiesta e con prenotazione possibilità di trattamenti benessere.
Euro 200,00 a persona, camera deluxe (offerta valida per il mese di ottobre, 2017)
Euro 230,00 a persona, suite con camino (offerta valida per il mese di ottobre 2017)
Un video della Locanda Senio per raccontare storie autentiche ed emozioni di viaggio in un angolo incantato della Toscana
Poco tempo fa un gruppo di amici, esperti di video e di biking, mi hanno fatto un grande regalo: un video sulla Locanda Senio, sulla mia vita, sul mio paese di Palazzuolo sul Senio e sulle emozioni che chiunque può vivere decidendo di fermarsi a dormire o a mangiare da noi.
Questo è un racconto di me e della mia famiglia, della passione per la ristorazione e per l’ospitalità, perché credo che la magia stia nell’incontro con l’altro, nel poter trasmettere esperienze di vita, storie autentiche di un territorio stupendo immerso nel verde e nella pace delle montagne d’Alto Mugello.
Terra fertile che ogni giorno ci regala piante officinali ed erbe aromatiche che mia moglie Roberta usa in cucina per offrire viaggi di gusto emozionanti ai nostri clienti…
Vi aspettiamo per offrirvi il meglio della genuinità mugellana!
Un Capodanno dal sapore antico alla Locanda Senio: menù speciale per salutare il 2012 davanti al camino
Avete voglia di festeggiare l’arrivo del 2012 in un modo diverso, nell’intimità di una locanda che fa dell’ospitalità il suo fiore all’occhiello?
Vi aspettiamo a Palazzuolo sul Senio per assaporare atmosfere antiche, racconti di storie vere o presunte del vivere quotidiano e delizie nello charme di un soggiorno unico.
Nel Mugello c’è un modo diverso per dire addio al 2012 e salutare il Nuovo Anno con un brindisi gioioso: vi attende una locanda di charme con un camino sempre acceso, per trascorrere tre giorni di gusto e relax tra amici.
Siamo a Palazzuolo, nella Locanda Senio, dove la cucina prelibata della signora Roberta propone sapori ormai dimenticati nelle sontuose portate del Cenone e del Pranzo del Primo dell’Anno. E poi qui c’è la convivialità intorno al caminetto, con i giochi di società delle feste di una volta, le storie di Ercole, e i consigli sul benessere spico-fisico .
Vi aspettiamo a Palazzuolo sul Senio per assaporare atmosfere antiche, racconti di storie vere o presunte del vivere quotidiano e delizie nello charme di un soggiorno unico.
Nel Mugello c’è un modo diverso per dire addio al 2012 e salutare il Nuovo Anno con un brindisi gioioso: vi attende una locanda di charme con un camino sempre acceso, per trascorrere tre giorni di gusto e relax tra amici.
Siamo a Palazzuolo, nella Locanda Senio, dove la cucina prelibata della signora Roberta propone sapori ormai dimenticati nelle sontuose portate del Cenone e del Pranzo del Primo dell’Anno. E poi qui c’è la convivialità intorno al caminetto, con i giochi di società delle feste di una volta, le storie di Ercole, e i consigli sul benessere spico-fisico .
C’è ancora spazio per qualche dolcezza, in questo soggiorno di coccole e relax? Bene, perché vinsanto, vin brulè, mele, noci, cantucci e ciambella accompagnano la serata fino a notte inoltrata, quando è ormai ora di concedersi un sonno ristoratore nel silenzio di un raccolto borgo medievale.
L’offerta “Un Capodanno dal sapore antico” comprende:
L’offerta “Un Capodanno dal sapore antico” comprende:
• soggiorno di DUE notti in camera doppia, trattamento di pernottamento e prima colazione con le torte e le marmellate di Roberta
• una cena presso il ristorante della Locanda Senio
• Cenone di Fine Anno
• Pranzo del Primo dell’Anno
• Abbinamento ai vini e bevande incluse
• un massaggio parziale di 30 minuti
• uso del centro benessere in esclusiva
Prezzi (offerta valida per un periodo a scelta Capodanno 2012-2013): € 290,00 per persona in camera standard; € 370,00 per persona in suite con camino acceso, macchina caffè e frigobar incluso
Info: www.locandasenio.com
La comunità si racconta: i musei di Palazzuolo sul Senio raccontati dall’assessore alla cultura Luciano Ridolfi
La comunità si racconta: intervista a Luciano Ridolfi, il nostro assessore alla cultura.
Nelle sue parole una sintesi della storia racchiusa nei due musei di Palazzuolo sul Senio, in particolare l’allestimento della vecchia casa contadina con tutti gli attrezzi di una volta e il museo archeologico con testimonianze importanti e antichissime, tutte da scoprire.
Se venite a Palazzuolo non perdete l’occasione di visitare questi luoghi di cultura e memoria, sarà un itinerario che non dimenticherete.
Guarda tutti i video della comunità!
Ricetta di maiale con mele selvatiche, equilibrio di sapori per stimolare tutti i piaceri…della carne e della tavola
Continuando la rubrica sui “frutti dimenticati”, oggi vi racconto una ricetta particolare che ha come protagonisti la Signora Mela (selvatica) e il Signor Porco.
La mela ha diversi significati simbolici, volendola unire al porco in tavola, non ci resta che vederla sotto il suo aspetto più classico di simbolo sessuale: la tradizione la vuole creata da Dioniso per essere donata a Venere, due divinità molto legate ai piaceri della carne e della tavola, tra le altre cose a Venere è sacro il maiale.
La mela racchiude in se la natura sessuale femminile: la credenza popolare vuole che il frutto del peccato che Eva porge ad Adamo sia proprio una mela. E’ simbolo di gioia ultraterrena per i celti che guarda caso adorano il porco.
La similitudine tra le parole latine malus, malum la costringono a indicare il male e il peccato; stessa sorte però tocca al porco, nome troppo vicino a sporco. In definitiva, mele e porco a tavola ci parlano dei due sessi: la natura dolce e aspra della femmina (mela) si mescola alla natura forte e decisa del maschio (il porco) offrendo a chi sa’ sognare un piatto di raro equilibrio.
COSTOLA DI MAIALE ALLE MELE SELVATICHE
Ingredienti (N°6 persone):
Costole maiale Kg. 1.5
Mele selvatiche n°6
Sale, pepe in grani, vino rosso,olio extra vergine d’oliva
Preparazione:
Soffriggere in una padella le costole di maiale tagliate a pezzettini di cm 10, con l’olio extra vergine, salare, aggiungere il vino rosso e lasciare evaporare. Coprire le costole con brodo di carne, aggiungere il pepe in grani e cuocere a fuoco lento fino a rimanere una fondo di cottura medio denso. A circa metà cottura aggiungere le meline lavate con la buccia e tagliate a spicchi. Per addensare la salsa di cottura aggiungere farina di maizena sciolta in poca acqua.
Ricetta dolce con le pere, specialità gastronomica con i frutti dimenticati
Vi ricordate dei frutti dimenticati?
Noci, sorbe, giuggiole, corniole, mele da rosa, melograno, pere volpine…quei frutti che ormai quasi non si coltivano più, ma che qualche agricoltore ancora oggi prova a far crescere con tanto impegno. Addirittura si cerca di diffonderne la conoscenza con eventi come la Festa dei frutti dimenticati di Casola Valsenio.
I prodotti delle piante da frutto domestiche o spontanee un tempo crescevano vicino alle case coloniche, nei campi o nei boschi ed erano destinati al consumo domestico locale, patrimonio di quella cultura contadina che sta scomparendo.
Frutti che aiutavano anche a combattere meglio il freddo dell’inverno grazie al loro potere calorico: il gheriglio della noce, ad esempio, costituisce un alimento quasi completo, con un altissimo numero di calorie.
Anche noi della Locanda Senio, per amore e nostalgia del passato, coltiviamo nel nostro orto questi frutti antichi e oggi vi voglio proporre una ricetta speciale a base di pere.
MOUSSE DI PERE CON SANGIOVESE
Ingredienti:
4 pere
Un bicchiere di grappa alla pera
Ingredienti:
4 pere
Un bicchiere di grappa alla pera
100 gr. di panna montata
5 foglie di colla di pesce
Il succo di 1 limone
1 cucchiaino di zucchero
1 bicchiere di liquore alchermes
Sbucciare le pere, poi frullarle col limone e lo zucchero. Intanto ammollare in acqua fredda la colla di pesce poi strizzarla e scioglierla in un pentolino con la grappa a fuoco basso e unirla al frullato di pere. Quindi amalgamare il tutto alla panna montata, versare in uno stampo bagnato e tenere in frigo per 3 ore.
Per le pere di guarnizione: pelare le 4 pere, tagliarle a metà e privarle del torsolo, quindi cuocerle in 1 litro di vino rosso Sangiovese e 1 bicchiere di liquore alchermes, ritirarle dal vino ancora abbastanza dure. Fare addensare il vino a fuoco lento. Guarnire la mousse con fette di pere e salsa di vino.
Per le pere di guarnizione: pelare le 4 pere, tagliarle a metà e privarle del torsolo, quindi cuocerle in 1 litro di vino rosso Sangiovese e 1 bicchiere di liquore alchermes, ritirarle dal vino ancora abbastanza dure. Fare addensare il vino a fuoco lento. Guarnire la mousse con fette di pere e salsa di vino.
Montebianco: una ricetta dolce con le castagne a confine tra Italia e Francia
E’ forse francese l’origine di questo dolce, dal nome montblanc, anche se è probabile che, come i marron glaces, sia nato sotto il regno dei Savoia quando Piemonte e Francia erano uniti.
Il Monte Bianco stesso, a cui il dolce si riferisce, si trova giusto al confine tra l’Italia e la Francia e quindi possiamo dire che fa anche parte della nostra tradizione gastronomica.
Certo è che, come tutto in cucina, la ricetta la fanno gli ingredienti di qualità. Parlando di castagne, quale miglior marrone di quello del Mugello?
Questa sotto è la ricetta de La Locanda Senio a Palazzuolo sul Senio.
Vi invitiamo a provare a farla e poi, a lasciare una vostra ricetta a base di castagne sulla nostra pagina facebook!
MONTEBIANCO
Ingredienti per 6 persone:
800 grammi di castagne
3 dl di latte
una stecca di vaniglia
70 gr. di zucchero
3 dl di panna fresca da montare
800 grammi di castagne
3 dl di latte
una stecca di vaniglia
70 gr. di zucchero
3 dl di panna fresca da montare
Sciacquare rapidamente le castagne e praticate un taglio nella buccia, sul lato bombato: il taglio deve intaccare anche la pellicina interna e non solo la buccia. Mettere le castagne preparate in una casseruola e coprire a filo con l’acqua. Portare a ebollizione e lasciare cuocere 5 minuti circa: le bucce si apriranno in parte.
Sbucciare i frutti, avendo cura di eliminare anche la pellicina. Questa operazione deve essere fatta a caldo, altrimenti la pellicina interna rimane incollata al frutto. Togliere le castagne dall’acqua calda mano a mano che vengono sbucciate.
Mettere i frutti sbucciati in una casseruola, meglio se antiaderente. A piacere, aggiungere un cucchiaino colmo di cacao amaro in polvere. Unire la stecca di vaniglia tagliata in due per il lungo, 50 grammi di zucchero e il latte.
Coprire e cuocere a fuoco bassissimo per 50 minuti circa, o fino a quando i frutti saranno teneri. Lasciare intiepidire e trasferire il tutto nel passaverdura, se necessario, aggiungete poco latte. Passare parte del composto in uno schiacciapatate e premere direttamente sul piatto scelto.
Continuare fino a esaurimento del composto ottenendo alla fine una copuletta. Montate la panna con lo zucchero rimasto. Distribuirla su tutto il dolce senza lisciare troppo, per non ottenere un effetto troppo omogeneo.
Guarnire a piacere con marron glacé a pezzi, scaglie di cioccolato e cacao in polvere.
Sbucciare i frutti, avendo cura di eliminare anche la pellicina. Questa operazione deve essere fatta a caldo, altrimenti la pellicina interna rimane incollata al frutto. Togliere le castagne dall’acqua calda mano a mano che vengono sbucciate.
Mettere i frutti sbucciati in una casseruola, meglio se antiaderente. A piacere, aggiungere un cucchiaino colmo di cacao amaro in polvere. Unire la stecca di vaniglia tagliata in due per il lungo, 50 grammi di zucchero e il latte.
Coprire e cuocere a fuoco bassissimo per 50 minuti circa, o fino a quando i frutti saranno teneri. Lasciare intiepidire e trasferire il tutto nel passaverdura, se necessario, aggiungete poco latte. Passare parte del composto in uno schiacciapatate e premere direttamente sul piatto scelto.
Continuare fino a esaurimento del composto ottenendo alla fine una copuletta. Montate la panna con lo zucchero rimasto. Distribuirla su tutto il dolce senza lisciare troppo, per non ottenere un effetto troppo omogeneo.
Guarnire a piacere con marron glacé a pezzi, scaglie di cioccolato e cacao in polvere.
Buono come il pane: a Palazzuolo sul Senio itinerario del gusto per imparare a fare il pane come una volta
Perché si dice: “quella persona è buona come il pane”?
Domenica prossima 11 novembre, a Palazzuolo sul Senio sarà facile scoprirlo, perché tutto il paese sarà buono come il pane!
In onore della Festa di San Martino si potrà infatti impastare e cuocere pane e schiacciate in tutto il borgo, assaporando il più semplice e squisito degli alimenti proprio come si faceva una volta.
In onore della Festa di San Martino si potrà infatti impastare e cuocere pane e schiacciate in tutto il borgo, assaporando il più semplice e squisito degli alimenti proprio come si faceva una volta.
L’itinerario del gusto inizierà dal Museo delle genti di montagna, dove saranno proiettati alcuni video sui mulini ad acqua, utilizzati per macinare il grano e rendere la farina.
Si prosegue per arrivare alla dispensa della Locanda Senio, dove la farina si trasforma in impasto per il pane con la lievitazione naturale.
Infine, si porta l’impasto alla cottura nel forno a legna di Borgo dell’oro, che si trova a 50 metri dalla Locanda.
Si prosegue per arrivare alla dispensa della Locanda Senio, dove la farina si trasforma in impasto per il pane con la lievitazione naturale.
Infine, si porta l’impasto alla cottura nel forno a legna di Borgo dell’oro, che si trova a 50 metri dalla Locanda.
Ed ecco il momento più atteso e profumato: dopo la cottura assaggio gratuito per tutti!
Un evento per raccontare la tradizione della panificazione fatta in casa, un’occasione per imparare a fare il pane “vero”, anche con i forni moderni.
Sarà festa e momento di incontro tra generazioni, perché anche molti ragazzi oggi si divertono ad impastare, cuocere e sfornare pagnotte croccanti che riportano alla memoria i ricordi dei nonni.
Sarà festa e momento di incontro tra generazioni, perché anche molti ragazzi oggi si divertono ad impastare, cuocere e sfornare pagnotte croccanti che riportano alla memoria i ricordi dei nonni.
Vi aspettiamo, con le mani in pasta!
Un pacchetto benessere in vista dell’inverno: visitare la Locanda Senio per il Ponte dei Santi
Un ponte perfetto quest’anno, da giovedì a domenica si va dritti come fusi per godersi intensi momenti di relax con le persone a cui vogliamo bene.
Noi, alla Locanda Senio, vi proponiamo vi venirci a trovare quassù tra i castagneti del Mugello, cullati dallo scorrere del fiume Senio, accolti nel nostro piccolo ma ospitale paese d’alta Toscana dove potrete ritrovare il tempo per voi stessi.
Ecco allora un’offerta speciale, un soggiorno “Ponte dei Santi”, che comprende:
• soggiorno di 4 giorni, 3 pernottamenti in trattamento di mezza pensione con abbinamento vini e bevande incluse
• disponibilità dell’area benessere, sauna e idromassaggio
• Su richiesta e con prenotazione possibilità di massaggi orientali (fiori di bach,massaggio gourmet con tisana, shiatsu, corpo (intero o parziali) e trattamenti viso
La ricetta mia e Roberta è molto semplice, e segue i ritmi della natura: al mattino o nel tardo pomeriggio si può passeggiare sotto i tiepidi raggi di sole, guardare il cielo azzurro solcato da nuvole bianche che si inseguono veloci, seguire la danza delle prime foglie che cadono, ascoltare il saluto degli uccelli, lo zampillio della fresca acqua dei torrenti che scorre veloce, disegnando piccole oasi di pace in cui i pesci hanno deciso di riposare.
Quindi si può decidere di vivere il ritmo lento e chiacchiericcio di un antico borgo medioevale, Palazzuolo sul Senio – villaggio ideale d’Italia-, divertendosi a curiosare cosa succede nei vicoli e nell’antica piazza.
Ma fondamentale è la terapia dell’ozio, tra le lenzuola fresche e profumate che avvolgono come un dolce abbraccio o vicino ad un camino scoppiettante, mentre Roberta, affaccendata giù in cucina prepara torte e paste, e il primo sole del mattino filtra tra la tenda ricamata e l’imposta appena socchiusa. Insieme a me poi non vi annoierete! Vi racconterò tutto sulla storia di questi posti, le loro leggende, i loro sapori, i prodotti della nostra dispensa, la raccolta dei marroni e il sapore dei frutti dimenticati!
Per informazioni: tel e fax. +39 055 8046019 – E-mail: info@locandasenio.it